Anche noi ragazzi della comunità sabato 21 gennaio ci siamo recati, insieme ai bambini e i ragazzi degli oratori parrocchiali di Petralia Sottana, Sclafani Bagni e Bompietro-Locati, ai sindaci, ai parroci e agli insegnanti, a Palermo per la “Carovana della legalità”. Al ritmo dello slogan “La Sicilia è nostra e non di Cosa nostra”, abbiamo sfilato in corteo fino all’aula bunker intestata a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
I protagonisti trentennali della stagione del maxiprocesso e delle stragi, Leonardo Agueci, Giuseppe Ayala, Vincenzo Terranova e Giovanni Paparcuri, moderati dalla giornalista Elvira Terranova ci hanno raccontato la violenza, la ferocia dei boss alla sbarra e latitanti, il terrore della gente, anche l’impreparazione dello Stato in quegli anni di sangue, poi la svolta alle indagini impressa dal pool antimafia e dalle forze dell’ordine e il riscatto della società civile. E poi a nostra volta abbiamo raccontato loro la nostra idea della mafia.
Infine abbiamo partecipato ad un’attività, un simbolico passaggio del testimone dall’antimafia del passato a quella del futuro: giudici, testimoni, sindaci e istituzioni, insegnanti, genitori, parroci e bambini e tutti noi insieme abbiamo composto con le tessere il puzzle di una frase emblematica: “Uniti contro la mafia”.